sabato 18 marzo 2023

Anzio - Sepolcreto sotterraneo pagano rinvenuto in contrada Riserva di Camposanto o Perpenda

 Lucia MORPURGO

Anzio - Sepolcreto sotterraneo pagano rinvenuto in contrada Riserva di Camposanto  o  Perpenda 

NSc,  1944-45 . 

Il sepolcreto illustrato, scoperto casualmente in Anzio nel dicembre del 1938 , in prossimità dell'attuale cimitero, è costituito da tre gallerie raccolte intorno ad un vestibolo, sul quale la galleria centrale si apre direttamente, mentre le due laterali vi accedono mediante una piccola camera. I corpi di inumati erano deposti in serie di loculi sovrapposti che si scavavano ad ogni nuova occasione. La grafia di un'iscrizione incisa su un loculo, con il gentilizio della illustre gens romana Munacia, la suppellettile del corredo funebre, prescindendo dal materiale antichissimo la cui presenza è variamente spiegabile come ricordo di tombe più antiche o come oggetti usati con valore di amuleti, inducono a ritenere che il sepolcreto fu usato fra il IV e il II secolo a. C. L'A. suppone che il sepolcreto fosse destinato ad una o a tre famiglie affini . La scoperta conferma l'ipo- tesi che in territorio volsco vi era la stessa facies di civiltà rappresentata contemporaneamente nel Lazio ed a Roma. Notevole l'associazione del materiale mobile del IV-II secolo con una forma architettonica che, pur trovando precedenti nelle tombe etrusche, si avvicina grandemente alla forma delle catacombe romane; la cui origine può essere pertanto illuminata dal nuovo sepolcreto di Anzio. 


lunedì 13 marzo 2023

II sepolcreto scitico

 II sepolcreto scitico

Častye kurgany presso Voronež. Scavi della Commissione degli Archivi Scientifici di Voronež, 1910-1915 ] , SA, viii, 1946, pp. 9-50, 42 figg. , sunto in francese. Il sepolcreto consta di 13 tumuli, alcuni dei quali risalgono fino al V secolo a. Cr. , ed è stato utilizzato per la durata di circa 250 anni. Dal tumulo n. 3 proviene il vaso d'argento con rappresentazione di Sciti già illustrato da M. Rostovtzev (Воронежский сербряньiй сoсуд [ Il vaso d'argento di Voronež ] , MAR, 34, 1914 [cf. anche Id. Iranians and Greeks, Oxford 1922, tav. XXII]) , di arte greco- iranica del IV secolo a. C. Notevoli anche gli ori e i bronzi decorati con motivi ornamentali e figure di animali provenienti da quasi tutti i tumuli e l'ansa di una coppa di bronzo in forma di testina di Medusa, di stile greco,

giovedì 9 marzo 2023

Paestum - Lucania - Necropoli preistorica

Paestum  - Lucania - Necropoli preistorica

Scavi eseguiti con mezzi meccanici da truppe americane di sbarco negli ultimi mesi del 1943 , durante la costruzione di un areoporto in contrada (( Gaudo »> , a due km. circa a N di Paestum, misero in luce tombe preistoriche del tipo a forno ». La Sopraintendenza di Salerno eseguì nella zona scavi sistematici in quattro riprese, nel 1945 e nel 1946. È stata liberata una vasta area della necropoli . Questa, ricavata in un banco di calcare non molto duro, è divisa in zone o riquadri, delimitati lungo i lati da pozzetti sacrificali , ed è percorsa da piccole strade in direzione Nord- Sud. Le tombe sono precedute da un vestibolo a forma di pozzo circolare, di larghezza e profondità variabili, talora fornito di gradino d'accesso ; nelle pareti del vestibolo si apre l'accesso alle celle , che possono essere una o due. La chiusura era assicurata da un lastrone di pietra messo verticalmente. Le celle sono irregolarmente circolari o ellittiche , con orientamento diverso dall'una all'altra . All'interno, in numero variabile, erano gli scheletri (da due a venticinque) , appartenenti a inumati accocolati o rannicchiati, e lungo le pareti erano gli oggetti di corredo, costituiti da vasi e armi, prevalentemente in selce . La facies di civiltà è eneolitica, dimostrata dalle forme dei vasi d'impasto levigato, fra cui predomina la forma della brocca sferica, e dalle bellissime lame di pugnali silicei , che sono di foggia stiloide, con una faccia piana (foggia meridionale) , o triangolari , a sezione lenticolare ( foggia settentrionale) , oltre che dalla presenza di alcune

lame di rame. Fra i vasi  se ne distinguono alcuni per le dimensioni eccezionali : fino a 40 cm. di diametro, e per le forme. Di queste assai interessante è quella della saliera » , costituita da due elementi a forma di coppa, uniti per mezzo di un ponticello orizzontale e di un'ansa a staffa, e interessantissimo è l'askos , largamente rappresentato nella necropoli di Paestum  alla quale  conferisce una grande importanza per la sua alta antichità, dato che i primi esemplari di questo genere di vasi, finora noti, erano quelli del secondo strato ( eneolitico) di Troia, mentre in Italia non se ne cono scevano prima dell'età del ferro (Tolfa, Allumiere e necropoli << sicule » della Calabria) . Prossimamente gli scavi saranno ripresi allo scopo di estendere l'esplorazione della necropoli, e di ricercare il villaggio cui appartengono gli inumati del «< Gaudo »> .


giovedì 1 ottobre 2020

La tomba di Dario I


La tomba di Dario I

[...] Io sono Dario il Gran Re, Re dei Re, Re di paesi in cui vivono tutte le razze degli uomini, Re di questa grande terra per ogni dove, figlio di Istaspe, Achemenide, Persiano, figlio di un Persiano, Ariano di discendenza ariana [...]. Col favore di Ahuramazda questi sono i paesi che ho conquistato fuori della Persia; ho governato su di loro; essi mi hanno portato il tributo; quello che io dicevo loro essi lo facevano; la mia legge li ha tenuti saldi [...]. Dice Dario il re: Ahuramazda, quando vide questa terra in tumulto, la concesse a me, mi fece Re [...] col favore di Ahuramazda io l'ho messa al suo posto [...] la lancia di un persiano è andata lontano [...] un persiano ha ingaggiato battaglia molto lontano dalla Persia [...]. questo è stato fatto, tutto ciò io feci per volontà di Ahuramazda [...]. O uomo, quello che è il comando di Ahuramazda non ti sembri ripugnante: non abbandonare la retta via, non ribellarti.

Iscrizione dalla tomba rupestre di Dario I di Naqs-i-Rustam, presso Persepoli, in C.Longo - S. Fuscagni, Fonti per la storia greca, Firenze, 1989.